Non si fornisce alcuna garanzia circa l’attualità dei contenuti presenti nell’archivio.
28.11.2019, 15:55 - Archivio

Cinque risposte sull’elettromobilità

  Cinque risposte sull’elettromobilità

  • Entro il 2030 il 40 percento dei veicoli di nuova immatricolazione deve essere a emissioni zero
  • L’autonomia della batteria e i tempi di ricarica sollevano la maggior parte delle domande
  • Entro l’inizio del 2021 SEAT lancerà sei nuovi modelli elettrici e ibridi plug-in 

Martorell/Cham, 28.11.2019 – Qual è la differenza tra un veicolo ibrido e un ibrido plug-in? Qual è l’autonomia delle varianti? Dove si possono ricaricare le batterie? Non c’è dubbio: il veicolo elettrico è il futuro dell’industria automobilistica. Lo dimostra già il fatturato che per i veicoli elettrici è aumentato del 58 percento nel primo semestre del 2019. Ma questo sistema di mobilità ancora giovane solleva interrogativi in molte persone. Di seguito rispondiamo alle cinque domande più importanti.  

Quali tipi di veicoli elettrici esistono?

Esistono tre tipi di veicoli elettrici: i veicoli elettrici puri (anche BEV: Battery Electric Vehicle) hanno unicamente un motore elettrico e ottengono l’energia necessaria per la propulsione da una batteria presente nel veicolo. La batteria viene caricata attraverso la rete elettrica e può immagazzinare l’energia recuperata durante la frenata (recupero).
 
I veicoli elettrici che oltre alla batteria hanno un motore a combustione sono chiamati anche «Range Extended Electric Vehicles» (REEV). In questo caso, il motore a combustione funge solo da generatore e fornisce corrente alla batteria, non alimenta quindi direttamente il veicolo. Quando la batteria è quasi scarica, si attiva il motore a combustione che produce la corrente necessaria per il motore elettrico.
 
Anche i cosiddetti PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles) hanno un motore a combustione che aziona il veicolo quando la batteria interna è scarica. Il vantaggio: le brevi distanze si possono percorrere in modalità completamente elettrica, per le lunghe distanze è disponibile il motore a combustione convenzionale.
 
Secondo la Commissione europea, entro il 2030 la percentuale di veicoli a emissioni zero e a basse emissioni con un’emissione media di CO2 inferiore a 50 grammi per chilometro deve rappresentare il 40 percento delle nuove immatricolazioni. L’obiettivo per il 2025 è una quota del 20 percento. 
 
Dove si può ricaricare la batteria del veicolo elettrico?
Oltre alle stazioni di ricarica pubbliche, gli utenti possono anche fare installare una colonnina di ricarica nel proprio garage privato o in un garage comune, a condizione che l’installazione sia effettuata da uno specialista autorizzato e conforme a tutte le disposizioni di legge.  Si stima che il 70 percento delle ricariche avviene a casa o sul posto di lavoro. La rete di approvvigionamento per la ricarica su strada cresce di giorno in giorno: attualmente ci sono circa 100’000 stazioni di ricarica in tutta Europa. La Commissione europea prevede che entro il 2025 questa cifra aumenterà di 20 volte, passando a due milioni di stazioni. 
 
Anche il tempo di ricarica è in costante diminuzione. La SEAT el-Born*, ad esempio, accumula in soli 47 minuti l’energia sufficiente per un’autonomia di 420 chilometri.  E con l’introduzione di stazioni di ricarica sempre più veloci, dovrebbe essere possibile ricaricare completamente le batterie in soli dieci minuti. Per semplificare i lunghi viaggi, a partire dal prossimo anno in Europa ci sarà una rete di 400 stazioni di ricarica rapida (con una potenza di ricarica di 350 kW) a 120 chilometri di distanza l’una dall’altra. 

 

Quale è l’autonomia media?
Le batterie attuali offrono un’autonomia da 200 a più di 400 chilometri. La SEAT el-Born, ad esempio, avrà un’autonomia fino a 420 chilometri. A ogni modo, l’autonomia effettiva dipende anche da come viene utilizzato il veicolo. A differenza dei veicoli con motore a combustione, i veicoli elettrici consumano meno nel traffico urbano. «Attualmente stiamo preparando un portafoglio di prodotti in cui l’autonomia può essere scelta in base all’uso previsto del veicolo. Ci sarà quindi la possibilità di scegliere tra diverse capacità delle batterie per soddisfare le esigenze dei diversi utenti»,  afferma Josep Bons, responsabile sviluppo per elettricità ed elettronica di SEAT. 
 

Un veicolo elettrico è a emissioni zero?
Per definizione, i veicoli elettrici sono veicoli che non producono emissioni locali. Sono anche più sostenibili lungo l’intero ciclo di vita. Producono dal 17 al 30 percento di emissioni in meno rispetto a un veicolo diesel o a benzina. «E se la batteria viene anche caricata con elettricità prodotta in modo sostenibile, ad esempio ricavata da energia eolica o solare, le emissioni nell’intero ciclo di vita sono inferiori di quasi il 90 percento rispetto a quelle di un veicolo convenzionale», sottolinea Josep Bons.  In Europa l’acquisto e l’uso di veicoli senza emissioni locali sono promossi in vari modi.   In alcuni paesi come la Norvegia all’acquisto di un veicolo elettrico è previsto uno sgravio fiscale diretto.   Anche in Germania, Francia e Spagna ci sono agevolazioni come parcheggi gratuiti, l’esenzione dai pedaggi, l’uso delle corsie per gli autobus e il permesso di guida nelle zone a traffico limitato.

I veicoli elettrici sono più cari dei veicoli convenzionali?
I prezzi dei veicoli elettrici stanno diventando sempre più abbordabili. SEAT e il Gruppo Volkswagen si sono posti l’obiettivo di offrire veicoli elettrici «per milioni di persone e non per milionari». I miglioramenti tecnologici contribuiscono a ridurre il prezzo dei modelli elettrici. I costi delle batterie, ad esempio, sono diminuiti dell’80 percento negli ultimi dieci anni.  A ciò si aggiunge il fatto che il costo dell’elettricità è notevolmente inferiore a quello della benzina o del diesel. Inoltre, si stima che i costi di manutenzione di un veicolo elettrico sono inferiori di due terzi rispetto a quelli di un veicolo convenzionale con motore a combustione. Infine, ma non meno importante, nella maggior parte dei paesi gli acquirenti hanno diritto a sostegni pubblici, come sgravi fiscali, per l’acquisto di un veicolo elettrico.
SEAT integra i veicoli elettrici dai prezzi sempre più abbordabili con altre opzioni sostenibili come il CNG (compressed natural gas o gas naturale compresso) per offrire a tutti i clienti una soluzione di mobilità più ecologica all’altezza delle proprie aspettative. 
 

 

 

 

 

 

 

 

Share this: