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11.4.2019, 9:13 - Archivio

Surfando nel deserto

Surfando nel deserto

  • SEAT Tarraco alla prova in una delle zone più esigenti del pianeta, il deserto di Erg Chebbi, in Marocco
  • Dune più alte della Sagrada Familia rappresentano una sfida per sistemi come DCC e trazione integrale 4Drive
  • Temperature da 0 a 50 gradi e terreni molto diversi tra loro, sfide alla guida

Erg Chebbi/Schinznach-Bad, 11.04.2019. 22 km di lunghezza, 5 di larghezza, montagne di sabbia, cambi di terreno e temperatura estreme. Tutto ciò sta alla base della sfida che la SEAT Tarraco ha affrontato nel deserto più grande del Marocco.

Da 0 a 50 gradi in poche ore. Il deserto è tra i luoghi con l’oscillazione termica più radicale del pianeta. In poche ore, si passa da temperature notturne sotto lo zero ai 50 gradi del giorno. Per questo motivo, è essenziale garantire che le temperature esterne non influiscano sull’abitacolo dell’auto e sui passeggeri a bordo della vettura. “La temperatura ideale da tenere in auto, la cosiddetta “temperatura comfort” è pari a 21,5°. L’opzione di climatizzazione Auto serve precisamente per regolare in maniera automatica la temperatura all’interno della vettura”, spiega l’ingegnere del Dipartimento di Sviluppo e Aerodinamica della SEAT. Il clima a tre zone, controllabile anche dai passeggeri posteriori, garantisce il massimo comfort anche in situazioni climatiche avverse.

Sabbia ma non solo. Le dune vere e proprie sono circondate da terreni sconnessi, rocciosi e con dislivelli, che necessitano di una guida precisa in ogni momento. Il controllo dinamico dell’assetto (DCC) della Tarraco interviene automaticamente per regolare le sospensioni, modificandone le caratteristiche in funzione del fondo stradale e dello stile di guida. “Il sistema è in grado di reagire in una frazione di secondo in presenza di fondi stradali sconnessi, e questo facilita di molto la traversata verso le dune”, spiega Stefan Ilijevic, Responsabile Pre-Sviluppo, Brevetti e Innovazione in SEAT.

Una cattedrale di sabbia. Senza dubbio, a caratterizzare il paesaggio di questa zona sono le impressionanti dune alte fino a 150 metri, praticamente l’altezza della Sagrada Familia di Barcellona. Scalare una montagna di sabbia richiede di adattare tutti gli assistenti in dotazione: “Per esempio, prima di affrontare una duna disattiviamo il sistema del controllo di stabilità, per evitare il bloccaggio delle ruote e permettere che continuino a cercare trazione sul terreno” consiglia Ilijevic.

Dai 60 litri della Tarraco ai 50 giorni di un dromedario. Trovare una stazione di rifornimento in mezzo al deserto è una sfida quasi impossibile. Il serbatoio per il carburante della Tarraco vanta una capacità di 60 litri, una cifra considerevole seppur lontana dalle capacità di un… Dromedario. Ebbene sì, questi animali hanno l’impressionante autonomia di 50 giorni senza bere acqua. “La guida sulle dune necessita l’utilizzo di molta potenza, e questo genera inevitabilmente maggiori consumi. Fortunatamente, abbiamo dalla nostra un serbatoio decisamente capiente” condivide Illjevic.

Tecnologia 100% LED. Andando verso l’imbrunire, il deserto cambia colore, passando dai toni dell’arancio all’oro. Le sue impressionanti creste producono ombre che rendono complicata la corretta decisione in merito al tragitto da intraprendere. Le luci frontali Full-LED della SEAT Tarraco sono fondamentali per fornire un’illuminazione più chiara e nitida. “In fase di sviluppo, componenti come le luci anteriori e posteriori passano fino a dieci giorni a temperature estreme, da -40° a 90°, all’interno di una camera climatica che ne mette alla prova la resistenza, assicurandone così il rendimento in zone tanto esigenti come il deserto”, ricorda l’ingegnere di SEAT.

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