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25.11.2011, 9:23 - Archivio

World Touring Car Championship: Stagione WTCC faticosa per Fredy Barth e SEAT Swiss Racing

World Touring Car Championship Stagione WTCC faticosa per Fredy Barth e SEAT Swiss Racing • La stagione di Fredy Barth chiusa con il grave incidente di Macao • Retrospettiva su una stagione 2011 piuttosto faticosa • Fredy Barth e SEAT Swiss Racing puntano sul 2012 Per Fredy Barth e il team SEAT Swiss Racing è stata una stagione complessivamente faticosa, in una delle classi motoristiche più combattute al mondo – il campionato “World Touring Car Championship”. Incidente nella gara di chiusura di Macao Nell’ultimo appuntamento della stagione 2011 del campionato mondiale turismo, Fredy Barth si è gravemente infortunato durante il secondo turno di prove libere sul circuito cittadino Guia, a Macao. Al termine del primo turno di prove libere Fredy aveva conseguito il quinto tempo. Nel secondo turno di prove libere, mentre percorreva il secondo settore ricco di curve, Fredy è uscito di strada, ha urtato i guard rail ed è poi rimasto con la propria auto al centro della pista. Pochi secondi dopo sulla sua SR Leon 1,6T si è sviluppato un incendio. È stato necessario soccorrere subito Fredy, per liberarlo dall’abitacolo e portarlo immediatamente all’ospedale. Gli sono state diagnosticate una forte contusione del dorso e una commozione cerebrale, ma complessivamente ha avuto molta fortuna, nella cattiva sorte. Già poche ore dopo l’incidente, Fredy Barth si è mostrato nuovamente ottimista, commentando: “Niente di che – keep racing!”. La domenica seguente, Fredy si gustava la gara dalla corsia dei box. Andamento della stagione 2011 L’intera stagione è stata contraddistinta da continui alti e bassi. Fredy Barth ha comunque potuto ripetutamente esprimere le proprie qualità ai massimi livelli, facendo chiaramente capire ai suoi avversari quali fossero le sue capacità. Purtroppo, la stagione 2011 non è andata secondo le aspettative del pilota zurighese e del team SEAT Swiss Racing. Dopo i successi della stagione dell’anno scorso, Fredy non ha potuto soddisfare le speranze riposte in questa stagione. Quest’anno Fredy Barth si è dovuto confrontare con numerose difficoltà dovute al cambio di motore dettato dal regolamento (il regolamento WTCC ha imposto per il 2011 a tutti i team il passaggio al motore da 1,6 litri a benzina, sovralimentato). Nella prima gara di stagione, il 20 marzo a Curitiba in Brasile, Fredy ha impiegato ancora il vecchio motore. Nella prima corsa, penalizzato da una sanzione alla partenza, si è portato dall’ultimo posto al 15°. Nella seconda manche invece riusciva a conquistare l’ottavo posto già a metà gara – primo dei privati e quindi in testa alla classifica dei piloti non ufficiali “Yokohama Trophy”. A quel punto però, il cedimento del pneumatico anteriore sinistro causava la perdita del controllo della vettura e l’uscita dalla pista, che impattava contro le protezioni. Il 31enne non si è certamente fatto scoraggiare da questi risultati: “In passato ho imparato che si deve guardare avanti, se si vuole raggiungere qualcosa. Devi avere iniziativa e intraprendere l’intraprendibile, altrimenti non arrivi da nessuna parte!”. Il nuovo motore SR Leon sovralimentato a benzina da 1,6 litri, dalla quarta gara Con solo sei mesi di sviluppo all’attivo, Fredy ha iniziato a utilizzare il nuovo motore turbo-benzina, preparato in un team privato, dalla quarta gara di campionato (l’Hungaroring in Ungheria). La prima uscita in gara con questo nuovo motore da competizione è stata premiata con il migliore risultato della stagione: in tutte e due le corse Fredy terminava in zona punti. La tifoseria, con il suo clima festante, offriva inoltre motivo di soddisfazione anche al di fuori del circuito, rendendo il fine settimana ungherese un’esperienza particolarmente positiva. Tuttavia, nelle gare successive si è capito subito che Fredy era indubbiamente più competitivo nella stagione passata con il collaudato motore TDI. La causa principale è da ricercare nell’insufficiente sviluppo e nella ancora acerba guidabilità del nuovo propulsore. Fredy Barth spiega così le sue difficoltà: “Contrariamente agli altri team, Sunred, il partner tecnico del mio team SEAT Swiss Racing, ha potuto sviluppare il nuovo propulsore solo all’inizio della stagione agonistica; in altre parole, ci è mancato il necessario sviluppo e ci siamo trovati in ritardo di preparazione rispetto agli altri team”. Tra le difficoltà incontrate, sono da contare anche problemi con il comando elettrico di diversi nuovi componenti. Che Fredy abbia le capacità di un ottimo pilota, questo l’ha dimostrato diverse volte, quando è stato in grado di tenere il passo dei più veloci. Con ripetute spettacolari manovre ha fatto poi vedere che la sua tecnica di guida è una delle migliori in assoluto. Anche per questo il simpatico pilota svizzero è così ricercato dai media. Ronald Ziegler, responsabile di SEAT Svizzera, a proposito del team SEAT Swiss Racing: “Il nostro impegno è indirizzato in vari settori, in modo da raggiungere diverse tipologie di potenziale clientela, accompagnandole ad esempio alle gare del campionato WTCC per comunicare loro i valori del marchio SEAT, per renderli un’esperienza viva. Certo, l’ampia copertura mediatica garantita da Fredy Barth e dal SEAT Swiss Racing Team ci torna molto utile”. Quindi è presumibile che la riscossa del team SEAT Swiss Racing nella prossima stagione WTCC avverrà nuovamente con Fredy Barth come pilota. Riguardando a quanto gli è capitato nella stagione WTCC 2011, a Fredy Barth viene un occhio ridente e uno che piange: “Io e il team SEAT Swiss Racing abbiamo avuto parecchia sfortuna in questa stagione, e anche i problemi tecnici ci hanno dato un bel da fare. Nel più competitivo dei campionati per vetture da turismo del mondo, non c’è nessuno che faccia dei regali. Spero che il prossimo anno possa nuovamente essere parte del gruppo piloti del WTCC. Voglio tuttavia rinnovare ancora la mia gratitudine verso tutti coloro che mi hanno sostenuto, tifosi e sponsor, non dimenticando naturalmente il fantastico supporto fornito dal team SEAT Swiss Racing per tutta la stagione”. Fredy Barth pilota purosangue dalla Svizzera Nato nel 1979, Fredy visse già a 9 anni l’esperienza che gli cambiò la vita, decisiva per il suo sogno di diventare pilota d’automobili. Durante un corso di guida, ebbe la possibilità di fare qualche giro di pista al fianco di Niki Lauda. Da quel momento era tutto chiaro: anche lui avrebbe desiderato diventare pilota. Il suo debutto agonistico avvenne con i kart, nel 1995, ma a 19 anni si ammalò di tumore alla ghiandola linfatica. Appena due anni dopo era completamente guarito e poteva continuare la propria carriera di pilota. Dopo diversi campionati nei kart e nelle formule minori, nel 2005 Fredy è giunto alla SEAT Leon Supercopa. Tre anni dopo ha preso parte alla SEAT Leon Eurocup e l’anno passato ha fatto un altro importante passo in avanti partecipando per la prima volta al campionato WTCC. Oltre ai numerosi impegni di gara, Fredy Barth si impegna anche intensamente per la fondazione “Bambini e tumore – Fondazione svizzera per la ricerca”. A causa della sua guarigione dalla malattia è per lui diventato un impegno personale quello di portare la problematica a conoscenza dell’opinione pubblica, in modo da raccogliere più fondi per la ricerca e per trasmettere a genitori e figli l’ottimismo per il superamento dei momenti più difficili. Grazie al suo impegno personale nelle gare internazionali di corsa in salita di Arosa, dall’8 all’11 settembre 2011, Fredy è riuscito a raccogliere ben 17’000 franchi, consegnati con un assegno alla fondazione per la ricerca “Bambino e tumore”. FB Trading and Consulting L’esempio di Fredy Barth dimostra che con un impegno straordinario è possibile raggiungere i propri obiettivi nella vita. Per un corridore privato, però, questi sforzi diventano quasi sovraumani, se si vuole arrivare ai primi posti della competizione. Oltre che pilota, Fredy è anche un istruttore di guida, gestore di team, manager e assistente per i suoi ospiti, capo ufficio stampa, organizzatore di eventi, ambasciatore attivo per diverse ditte e molto altro ancora. Dato che l’impegno diventa di anno in anno maggiore, Fredy impiega altri cinque collaboratori nella sua impresa FB Trading and Consulting. Maggiori informazioni sul sito: www.fredybarth.ch
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